Servitore di due padroni
di Carlo Goldoni
Adattamento e Regia di Oreste Capoccia
Saggio di fine anno degli allievi del corso di recitazione bambini di Sora.
Come diceva lo stesso Goldoni, è una commedia giocosa, una commedia d’intrigo fondata su due motivi drammatici tradizionali: il travestimento e lo sdoppiamento, il primo dà origine alle scene patetiche e il secondo a quelle comiche. L’interesse per le vicende amorose dei personaggi seri è continuamente distolto dalla comicità delle situazioni che nascono dallo sdoppiamento del protagonista, arlecchino, il quale fa della scena un vero e proprio campo da gioco, i cui elementi principali sono la locanda e una strada attigua alla stessa.
Al centro della commedia si colloca Arlecchino, servo di due padroni, che, per non svelare il suo inganno e per perseguire il suo unico intento, ovvero mangiare a sazietà, intreccia la storia all’inverosimile, creando infiniti equivoci e guai.
Aiuto regia: Renato Capoccia
Scene e Costumi: La Bottega del costume di Rita Cedrone
Arredi: Mercatino PulceCicova